Mont Saint-Michel


Mont Saint-Michel è una piccolissima isola di fronte alle cose settentrionali della Francia, appartenente alla regione della Bassa Normandia, nel comune di Pontorson.
La cittadina di quest’isola si chiama Mont-Saint-Michel, si differenzia dal nome dell’isola proprio per un trattino in più.

Per giungere in quest’isola, è sufficiente utilizzare i collegamenti aerei per l’Aeroporto di Rennes, il “St Jacques”, per poi trasferirsi tramite bus o taxi a Mont Saint-Michel. In alternativa è possibile atterrare a Parigi o Lione e poi arrivare con collegamenti bus per Rennes, che dista intorno ai 70 km da Mont Saint-Michel.

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Costa Brava: turismo e storia in Catalogna


La Costa Brava è quella porzione di territorio della Regione della Catalogna, in Spagna, che si affaccia sul Mar Mediterraneo.

E’ possibile raggiungere la Costa Brava via aria: infatti potremmo atterrare sia all’Aeroporto Internazionale Barcellona El Prat, sia dall”Aeroporto di Girona-Costa Brava. Numerosi i porti turistici che permettono di apprezzare il fondale del Mar Mediterraneo e che collegano le varie cittadine della Costa Brava.

Le città più importanti della Costa Brava sono Portbou, Cadaqués, Palafrugell, Palamós, Tossa de Mar, Lloret de Mar e Blanes.

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Isole Solovki: L’arcipelago delle notti bianche


Le Solovki hanno un posto ben preciso nella conoscenza russa. Se dite a qualcuno che volete andarci, noterete inevitabilmente un’espressione curiosa: Le isole? Il Mar Bianco? Che meraviglia! Queste isole sono davvero affascinanti, solitarie e lontane, un frammento di tradizione condito di monasteri e cappelle piene di santi e sacerdoti.

Ma Le Solovki sono anche una terra di fantasmi, “la madre dei Gulag”: un’unica, grande foresta che si estende su sei isole roccioso e molti isolotti, dove centinaia di migliaia di persone hanno trovato la morte nei campi di lavoro forzato. Come nessun’altro posto le Solovki rappresentano una contraddizione: incarnano il bene e il male.

Quasi sei secoli fa, alcuni monaci ortodossi russi raggiunsero queste isole in cerca di nutrimento spirituale. Diffidavano della civiltà con le sue tentazioni, delle insidie e delle distrazioni che stare in mezzo ad altra gente implicava. Qui forgiarono un nuovo stile di vita, tranquillo e solitario, con la sola compagnia di dio, della preghiera e dei pescatori.

Edificarono un grande monastero di mattoni, che a un certo punto ad alcuni parve perfino eccessivo e fin troppo frequentato, tanto che misero a costruire cappelle più piccole e a scavare casette nella terra umida sulle sponde più remote delle isole. Oggi il monastero si erge, imponente tra il lago e l’imboccatura del porto.

Dentro, di solito ci sono dei turisti che, in gruppo o da soli, fanno la spola tra le cappelle e le pietre tombali di santi uomini. Ma si vedono soprattutto monaci barbuti in tunica nera, intenti a portare secchi d’acqua e guidare i pulmini.


I castelli della Loira


Ci troviamo in Francia, al centro della nazione transalpina. Nella Valle della Loira, che sorge sul fiume omonimo, si estendono per ettari ed ettari oltre 300 castelli, scelti dai nobili francesi, per le vacanze estive. Questi castelli risalgono al X secolo, per la bellezza e la particolarità della zona, l’Unesco ha dichiarato i Castelli della Loira come “Patrimonio dell’umanità.

I Castelli della Loira, furono progettati nella Valle della Loira, dagli architetti di Francesco I di Francia, che, stufo della vita parigina, decise di far costruire una residenza estiva in una zona lontana dal centro del potere, la capitale Parigi.

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Scozia: New Lanark alla ricerca dell’oro


Questa località di grande richiamo turistico, dichiarata Patrimonio dell’umanità, è annidata nella splendida gola boscosa del fiume Clude. Il villaggio fu fondato nel XVIII secolo da David Dale, che sfruttò l’energia prodotto dal Clude, dando vita a cotonifici che nel 1820 davano sostentamento ai 2500 abitanti. Ma fu grazie al genero di Dale (Robert Owen)che New Lanark divenne famosa come comunità modello.

Pioniere delle riforme sociali, Owen assicurò un invidiabile tenore di vita ai suoi dipendenti e alle loro famiglie, con benefici quali orari di lavoro ridotti, cure mediche  gratuite istruzione e attività culturali per tutti. Fece costruire edifici razionali e spaziosi: assunse apprendisti fra le file dei poveri fornendo loro alloggi e istruzione; diede per fino vita all’Institute for the formation od Character, volto all’educazione dei giovani.

Le sue idee, come il rifiuto di ricorrere al lavoro infantile, apparvero rivoluzionarie. Attualmente nel villaggio vivono circa 200 persone, molte delle quali si occuparono delle attività atte a conservare e tramandare questo patrimonio  storico. Tra le altre, la casa restaurata di un operaio del cotonificio, un negozio nello stile dell’epoca, la casa di Robert Owen, mostre varie, ed esposizioni di macchine.


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