Itaca: La magia della pace


Sembra che il suo destino sia quello di non essere trovata: i turisti sono pochi, ma quando ci arrivano sono ben accolti. E’ un’isola charmant, e gli hotel lo sono altrettanto. Sul porto ad anfiteatro del capoluogo, Vathy il Perantzada Art Hotel è un quattro stelle con 18 camere in cui tessuti colorati e lampade di design si mixano ad arredi razionali.
Il tutto in una villa neoclassica disegnata dall’architetto tedesco Ernst Schiller.

Altro bellissimo hotel è il Dendrinos Ithaki Villas, un complesso di tre case tradizionali in pietra con piscina per 2,4 o6 persone, la loro magia è la location: immerse tra gli ulivi sulle colline di vathy.

Anche l’idea della tenuta Levendis Estate, nel nord dell’isola, è di offrire a gli ospiti un’esperienza di totale relax: le quattro case, ognuna con due camere, sono nel mezzo di un uliveto biologico, non hanno televisione ne aria condizionata. A Vathy non troverete il vostro locale tra le taverne schierate sul porto, ma a quarto d’ora di auto sulle colline, potrete trovare Chani, vista mare e ottima cucina.

Se passate da Friskes, fermatevi alla taverna Ulysses per una grigliata di pesce a base di sardine, gamberi e aragosta. La vera sorpresa però, è al villaggio di Platreithias: il menu greco mediterraneo creativo, a base di soli prodotti freschi, iniziate con il saganaki, il formaggio di pecora fritto con pesto di rucola e continuate con le pappardelle agli spinaci e tortino di pesce.


Isole Solovki: L’arcipelago delle notti bianche


Le Solovki hanno un posto ben preciso nella conoscenza russa. Se dite a qualcuno che volete andarci, noterete inevitabilmente un’espressione curiosa: Le isole? Il Mar Bianco? Che meraviglia! Queste isole sono davvero affascinanti, solitarie e lontane, un frammento di tradizione condito di monasteri e cappelle piene di santi e sacerdoti.

Ma Le Solovki sono anche una terra di fantasmi, “la madre dei Gulag”: un’unica, grande foresta che si estende su sei isole roccioso e molti isolotti, dove centinaia di migliaia di persone hanno trovato la morte nei campi di lavoro forzato. Come nessun’altro posto le Solovki rappresentano una contraddizione: incarnano il bene e il male.

Quasi sei secoli fa, alcuni monaci ortodossi russi raggiunsero queste isole in cerca di nutrimento spirituale. Diffidavano della civiltà con le sue tentazioni, delle insidie e delle distrazioni che stare in mezzo ad altra gente implicava. Qui forgiarono un nuovo stile di vita, tranquillo e solitario, con la sola compagnia di dio, della preghiera e dei pescatori.

Edificarono un grande monastero di mattoni, che a un certo punto ad alcuni parve perfino eccessivo e fin troppo frequentato, tanto che misero a costruire cappelle più piccole e a scavare casette nella terra umida sulle sponde più remote delle isole. Oggi il monastero si erge, imponente tra il lago e l’imboccatura del porto.

Dentro, di solito ci sono dei turisti che, in gruppo o da soli, fanno la spola tra le cappelle e le pietre tombali di santi uomini. Ma si vedono soprattutto monaci barbuti in tunica nera, intenti a portare secchi d’acqua e guidare i pulmini.


Atene: Genius Loci


La grande capitale greca non è particolarmente attraente per quanto riguarda la morfologia della città, entrando ad Atene, soprattutto nella sua periferia, sembra infatti di entrare in una qualsiasi città italiana; palazzoni, traffico e tantissime strade. Questa città la si impara ad amare solo quando si arriva nel suo centro storico, sopra il quale si erge il magnifico Partenone; ed è esattamente da sopra la collina dove sono situati alcuni dei più importanti reperti archeologici del mondo che si scopre la straordinaria estensione e la fantastica posizione di cui gode Atene, affacciata sul mare e attorniata da colline per tutto il suo perimetro. Da non perdere una passeggiata nel centro storico, dove si possono ammirare numerosi negozi per turisti.

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Amburgo: La festa va in porto


Una festa di compleanno elegante e popolare, esclusiva e coinvolgente: Amburgo celebra il suo porto, uno dei più grandi del mondo, la dove l’Elba comincia a suddividersi in canali e il Baltico porta le sue maree. L’area portuale, che oggi si estende su 75 chilometri quadrati, vede il passaggio di merci e persone da oltre 800 anni: fu, infatti, nel maggio 1189 che Federico I di Svevia concesse alla città il commercio libero.

vedi anche Alla scoperta di posti esclusivi a Dublino

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Il giardino inglese racconta


Creato nel Cinquecento, il giardino di Chatsworth House è stato più volte trasformato, ingrandito e rimodellato. Oggi è uno dei parchi più belli e famosi d’Inghilterra. Situato nel cuore del Peak District National Park, vicino a Lincoiln, nel Derbyshire, fa da cornice alla grande e sontuosa residenza dei duchi del Devonshire.

Quaranta chilometri quadrati di prati dolcemente ondulati che quasi si confondono con l’orizzonte, ma anche cascate e fontane monumentali, parterre e labirinti con bossi, tassi e faggi potati ad arte. E ancora, rose, rododendri e bordure miste che hanno i colori dell’arcobaleno, oltre a serre in ferro e vetro che ospitano piante da frutto e camelie.

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