Al centro dell’Italia: Rieti e il Terminillo


Rieti è una cittadina del Lazio, ha una sua provincia, la Provincia di Rieti o Sabina, ed è al “Centro d’Italia”, o meglio, si trova nel centro geografico d’Italia.
Il suo territorio varia dalla pianura alla montagna, infatti si trova alle pendici del Terminillo, uno dei più importanti monti del Centro Italia.

La città di Rieti sfrutta molto l’aspetto economico del turismo: il turismo in questa zona è di tre tipi, uno è quello sciistico, il secondo è quello religioso, terzo ma non per importanza è il turismo termale.

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Roccaraso: la Perla dell’Appennino


Roccaraso è in Abruzzo, Italia e fa parte della provincia de L’Aquila. Si trova a 1236 metri sul livello del mare, sui Monti Appennini, fra il Parco Nazionale d’Abruzzo e il Parco Nazionale della Maiella, è la più importante e grande stazione sciistica del centro Italia, e la più vicina al Sud Italia.

Per arrivare a Roccaraso, possiamo usare i treni che fanno scalo alla Stazione di Roccaraso, i pullman che partono da Roma e Napoli e arrivano a Roccaraso, o in alternativa utilizzare l’Aeroporto di Pescara e poi prendere un bus navetta per Roccaraso, o anche utilizzando l’Aeroporto di Fiumicino Roma, proseguendo in treno o in pullman.

“La perla dell’Appennino”, è una delle mete più desiderate durante l’inverno, quando si affolla di turisti in cerca di neve per poter sciare e di impianti ottimali.

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Idee per chi viaggia in coppia


Soggiorni autentici? Soggiornare in uno dei Borghi Autentici d’Italia, quei paesi ancora legati alle tradizioni e riuniti in un’associazione. Ne fa parte anche Galtelli (Nu) ai piedi del panoramico Monte Tuttavista. Qui la comunità ospitale ha previsto soggiorni con cene tipiche in diverse strutture in hotel per godersi tutto il sapore locale, i prezzi partono da 55 euro a persona.

Vacanze in scatola? E’ ottimo come idea regalo, anche da fare a sé stessi: si sceglie la Webox a tema che si preferisce e poi si decide la destinazione. In Sardegna è previsto il pacchetto benessere con soggiorno al Sighientu Life Village di Cillasimius (Ca) con fanghi, massaggio, percorso biomarino, cena. 350 euro a persona.

Romantici tra i fiori? Raccolto e in stile tradizionale, in posizione tranquilla ma a breve distanza dal centro di Santa Margherita di Pula (Ca), l’hotel Costa dei Fiori ricorda le abitazioni tipiche sarde per le costruzioni a due piani circondate da bougavilee, palme e oleandri. Il pezzo forte sono le 2 piscine, una con acqua di mare e una direttamente sulla spiaggia. Non mancano 2 ristoranti interni per chi vuole godersi fino in fondo il relax.


Capri: il ritornello preferito


Il ritornello preferito di ogni caprese che si rispetti? Quello che cantava Bruno Martino: “Odio l’estate”. In pratica, cioè, luglio e agosto: la stagione del turismo mordi e fuggi in giornata, quello che porta ai consueti intasamenti di masse in Piazzetta e dintorni.

Il caprese avveduto, poi consiglierà di frequentare l’isola in maggio, giugno e settembre, per viverla al suo meglio; e anche in questi mesi, suggerirà di starsene defilati il più possibile, lontano dal centro, da Capri, dormendo per esempio nella più tranquilla Anacapri.

Cercate un posto per dormire? Il boutique hotel Villa Marina, sul mare a Marina Grande, ha una ventina di stanze, una bella spa e un ristorante, lo Ziqù dove si reinterpreta in maniera molto creativa la cucina mediterranea. Sono state rinnovate lo scorso inverno le luminose camere del Floridiana, un comodo quattro stelle a ridosso della Piazzetta, da pochi mesi entrato nella catena Charming Hotels.

Infine, il Capri Palace di Anacapri rimane una sicurezza, con tanto di piccole piscine private dietro le suite. La scelta è vasta, non vi resta che chiamare e godervi una meravigliosa vacanza.


S.Andrea Priu: In queste grotte si celebrava il culto della fertilità


In una rupe di trachiti rosse, si aprono, orientate verso sud, le grotte di Sant Andrea Piru a Bonorva(SS), sacra al culto della fertilità e delle acque. Non si tratta di grotte naturali, ma di cavità scavate nella roccia all’incirca tra il 3000 e il 1800 a.C.

Come abitazioni per i defunti, riproducono strutture e decorazioni della case dei vivi, con false porte, cornici, focolari, nonché simboli protettivi, soprattutto corna rosse, garanti di energia vitale anche nell’oltre tomba. Si tratta dunque di una struttura molto articolata e complessa, formata da grandi corridoi all’aperto che confluiscono verso un alto colonnato, luogo di culto della dea madre e del dio toro.

La più importante è la cosiddetta Tomba del Capo che ha un estensione di 250 metri quadri ed è formata da diversi ambienti. Vicino a questa si trova una tomba che ha il tetto scolpito a imitazione dell’interno delle capanne dei contadini del neolitico. Di particolare interesse è anche il masso scolpito nel quale, nonostante la testa sia andata perduta, si  riconosce la figura di un toro, simbolo molto diffuso nelle necropoli perché collegato alla luna e alla fertilità.


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