Qui, dove Robert Burns nacque, nel 1759, e trascorse i primi anni della sua vita, è istituito il Land o Burns Centre. Considerato oggi il poeta nazionale della Scozia e uno dei massimi esponenti della poesia britannica del sec XVIII, Burns riscosse notevoli consensi nei circoli letterari di Edimburgo.
Ma non rinnegò mai le sue radici contadine, legate alla costa occidentale, e solo nell’ultimo periodo della sua breve esistenza abbandonò la vita dell’agricoltore per impiegarsi come ispettore del dazio.
Al pari di tanti grandi artisti, Burns venne apprezzato a pieno solo dopo la sua scomparsa, ma la sua fama fu poi immensa e non solo in Scozia. Oggi centinaia di Associazioni con il suo nome sparse in tutto il mondo celebrano l’anniversario della nascita del poeta (26 gennaio) rievocando le popolarissime composizioni dello scrittore.
Di fronte al centro si trovano i ruderi della kirk, la chiesa, dove è sepolto il padre di Burns. L’edificio era già in rovina ai tempi del poeta, e fu proprio li che al contadino Tam, protagonista del poemetto Tam o Shanter, capitò di scorgere demoni e streghe.
Il rustico Burns Cottage, dove nacque il poeta fu costruito dal padre nel 1730, ben conservato esempio di architettura rurale, il cottage è un tipico but and ben con la cucina nella parte davanti della casa e le stanze sul retro. L’annesso museo raccoglie ricordi legati alla famiglia e alle opere letterarie dello scrittore.
Le sorgenti termali della cittadina, associate al nome di St. Ronan, divennero famose nel sec XIX per aver ispirato a Walter Scott la tragica storia del romanzo St Ronans’Well. Un altro narratore e poeta scozzese, James Hogg contribuì poi a pubblicizzare il villaggio dando impulso all’organizzazione dei St Ronan Gamese, tra il 1827 e il 1835,
Le fonti, ancora visitabili, rappresentano i più antichi stabilimenti termali di Scozia: la camera di pompaggio risale al 1826. E’ tutelato dal National Trust for Scotland il Robert Smail’s Printing Works, in High Street, affascinante piccola stamperia fondata nel 1840, l’originario torchio da stampa era azionato dall’energia idraulica.
I visitatori possono cimentarsi componendo i caratteri a mano e osservare le macchine in azione. Traquair, appena fuori Innerleithen, a sud, era in epoca romana un insediamento della stessa importanza di Peeble. Nei pressi è Traquair House, una delle più antiche dimore storiche ancora abitate in Scozia
Da vedere la fabbrica di birra del sec XVIII, un labirinto, i laboratori artigiani e l’ampio parco; ma l’elemento più famoso è costituito dai Bear Gates, cancelli di ferro battuto al termine del lungo viale d’ingresso; il quinto conte li fece chiudere nel secolo XVIII, giurando che non sarebbero stati riaperti fin quando un altro Stuart non fosse salito sul trono d’Inghilterra.
Questa località di grande richiamo turistico, dichiarata Patrimonio dell’umanità, è annidata nella splendida gola boscosa del fiume Clude. Il villaggio fu fondato nel XVIII secolo da David Dale, che sfruttò l’energia prodotto dal Clude, dando vita a cotonifici che nel 1820 davano sostentamento ai 2500 abitanti. Ma fu grazie al genero di Dale (Robert Owen)che New Lanark divenne famosa come comunità modello.
Pioniere delle riforme sociali, Owen assicurò un invidiabile tenore di vita ai suoi dipendenti e alle loro famiglie, con benefici quali orari di lavoro ridotti, cure mediche gratuite istruzione e attività culturali per tutti. Fece costruire edifici razionali e spaziosi: assunse apprendisti fra le file dei poveri fornendo loro alloggi e istruzione; diede per fino vita all’Institute for the formation od Character, volto all’educazione dei giovani.
Le sue idee, come il rifiuto di ricorrere al lavoro infantile, apparvero rivoluzionarie. Attualmente nel villaggio vivono circa 200 persone, molte delle quali si occuparono delle attività atte a conservare e tramandare questo patrimonio storico. Tra le altre, la casa restaurata di un operaio del cotonificio, un negozio nello stile dell’epoca, la casa di Robert Owen, mostre varie, ed esposizioni di macchine.
Il rilievo della Scozia meridionale è dominato dalle Southern Uplands, il grande sistema collinare che attraversa la regione in tutta la sua lunghezza. Per molto tempo, fu più facile navigare lungo costa che valicare queste alture, sicché le anguste e fertile aree litoranee furono le prime a essere abitate e, tuttora, sono tra le più popolose della regione.
Nelle terre migliori si coltivano cereali e si alleva bestiame da latte, mentre gli ondulati altipiani dell’interno ospitano sterminati greggi di pecore.
Innumerevoli castelli e residenza fortificate rievocano una secolare storia di conflitti confinari: furti di bestiame, ruberie, saccheggi, incendi erano all’ordine del giorno. Ma i ricordi più vivi di quei tempi turbolenti sono forse legati alle grandi abbazie dei Borders a Melrose, le loro splendide rovine veri monumenti dell’arte della distruzione, bastano a testimoniare i fasti del passato.
Oggi la regione è decisamente più tranquilla e la maggioranza degli odierni invasori è armata di crivello e badile. La costa orientale del paese, con le sue spiagge, i centri di villeggiatura, i villaggi di pescatori e le operose cittadine industriali, è da tempo un’area a spiccata vocazione turistica: parecchie delle sue località devono la fama al poeta e romanziere Walter Scott, che immortalò nei suoi romanzi la storia e la cultura delle denti di Scozia.
Uno dei viaggi più belli che potete realizzare è in Scozia è lungo la tortuosa stradina costiera a una sola corsia a nord di Lochinver, dove ammirerete scenari sorprendenti, passando dalle piccole spiagge di Clachtoll e Clashnessie dalla candida sabbia, al piccolo villaggio di Achmelvich, con la sua sabbia bianca e l’acqua turchese e gli amanti della natura potranno avvistare delfini e balene che spesso frequentano queste acque.
A nord di Kinlochbervie, Sandwood Bay la più bella baia della Scozia, dove scoprirete che la solitudine e la bellezza di questa spiaggia sono la ricompensa migliore per aver camminato 6 km! (solo l’andata…) Un’estremità della spiaggia è fiancheggiata da una spettacolare montagna e si dice sia infestata dal fantasma di un marinaio naufragato anticamente, come molte altre leggende di marinai fantasmi e timide sirene.
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